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Displayport: l’interfaccia audio-video digitale concorrente dell’HDMI per segnali ad Alta Definizione torna alla ribalta.
Dopo l’annuncio di Samsung per i prossimi prodotti, DELL salta le tappe e propone il primo monitor dotato di Displayport.
3008WFP è il nome di questo monitor LCD di 30″ con risoluzione di ben 2560×1600 pixel (risoluzione informatica), dotata di 2 porte DVI-D, Displayport, HDMI, VGA, Video Component, S-Video e Videcomposito.
Contrasto dinamico di 3000:1, tempo di risposta 8ms, e angolo di visione di 178°, e la modalità Pivot, ovvero di ruotare lo schermo di 90°, tutto al “modico” prezzo di 2000$ (circa 1400€).
Per la presentazione ufficiale si dovrà attendere il prSalva adessoossimo 7 Gennaio al CES di Las Vegas.

Era Aprile quando ho parlato l’ultima volta del DISPLAYPORT, nuova interfaccia video tra dispositivi, che sostituirà VGA e DVI e concorrente di HDMI.

SAMSUNG ha già annunciato il primo monitor per PC dotato di tale connessione.
Si tratta di un LCD dalle generose dimensioni di 30″ di diagonale, con risoluzione 2560×1600 pixel, profondità di colore a 10 bit, angolo di visione di 180°, tempo di risposta di 6ms, contrasto di 1000:1 e luminosità pari a 300cd/mq.
Negli scaffali da metà 2008.

Rispetto l’HDMI, ora agguerriti rivali, il DisplayPort è supportato da moltissime multinazionali del settore informatico, che ben presto lo implementeranno nei loro prodotti, abbandonando la VGA e forse anche la DVI, entro il 2010.

La versione 1.1, molto simile all’HDMI, integra la compatibilità con l’HDCP in versione 1.3, ed un particolare sistema che verrà molto apprezzato dai consumatori nei dispositivi portatili, in quanto regolerà automaticamente le tensioni di uscita dei segnali adattandoli di caso in caso, per il massimo risparmio energetico.
In realtà il DisplayPort, a differenza dell’HDMI, vede il trasporto dell’audio come opzionale.
In ogni caso, la banda passante è di 10,8 Gb/s contro i 10,2 Gb/s dell’HDMI e i 7,4Gb/s del DVI Dual Link.

Ma vediamo ora una nuova interessante novità.
L’associazione che promuove questo nuovo standard, si è resa disponibile all’implementazione di tecnologie ottiche per le future versioni, in alternativa al cablaggio in rame.
HDMI ed UDI potrebbero venir messe in crisi da questa novità, in quanto, grazie all’utilizzo di cavi in fibra ottica, non si avranno più problemi legati alla distanza, alla banda passante limitata e quindi la possibilità di garantire il trasporto di future risoluzioni video, magari non compresse, e probabilmente verrà implementato anche l’audio, non più come opzionale.