UPD: SCHERMO LCD ULTRA WIDESCREEN

Dopo l’articolo introduttivo al prodotto, è giunta l’ora delle caratteristiche tecniche di questo ultimo televisore Philips LCD Ultra Widescreen.

La risoluzione è di 2560×1080 pixel, quindi per i film in formato 2.35:1, si avrà uno stiramento verticale, mentre con il normale materiale in 16/9, esso verrà stirato in orrizzontale, eliminando per entrambe le risoluzioni le fastidiose bande nere. Purtroppo miracoli con materiale in 4:3 non se ne possono fare in questo TV a 21:9, infatti con tale materiale televisivo, verrà applicato un semplice stiramento per portarlo in formato 16:9, lasciando in questo caso delle bande laterali.
16:9, lasciando però delle bande nere ai lati.
Ricordo la diagonale da 56″ e la presenza della consueta tecnologia di illuminazione ambientale Ambilight.
Interessante risulta essere il tempo di risposta dello schermo: 0,1 millisecondi!
La retroilluminazione ricade alle tradizionali lampade fluorescenti, nonostante la tecnologia di retroilluminazione a LED sia matura.
Oltre alle comuni connessioni audiovisive, risulta interessante la presenza di connettività di rete sia cablata che wi-fi, permettendo alla tv di essere compatibile con lo standard DLNA che prevede la veicolazione di contenuti multimediali tramite le connettività di rete.
Arriviamo quindi al prezzo di questo schermo, che risulta essere di 4000 euro, e alla disponibilità nel mercato a partire da Giugno.
Attenderemo con ansia di vederlo in azione!

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NEW: SCHERMO LCD ULTRA WIDESCREEN

Se già i 16:9 risultano essere scomodi per la visione di materiale cinematografico, a causa delle barre orizzontali, d’ora in avanti forse qualcosa cambierà.

Philips per prima ha voluto realizzare un monitor LCD Ultra Widescreen, con rapporto 21:9 (2.33:1), che permette la fruizione di materiale 2.35:1 o 2.40:1 senza le tradizionali bande nere orizzontali.
Il primo modello sarà da 56″ di diagonale, ma sicuramente ne seguiranno altri, con diagonali più contenute, per soddisfare al meglio la clientela, con questo televisore “Cinematic Viewing Experience“, ovviamente Full HD e corredato dalla consueta tecnologia di illuminazione ambientale Ambilight.

A seguire Philips ci saranno anche Texas Instruments e Epson a proporre matrici per proiettori nel formato 21:9 nel 2009, e sicuramente seguiranno tutte le altre aziende per restare al passo.

Per quanto riguarda l’LCD nuove notizie arriveranno per febbraio, mentre la commercializzazione è prevista per la primavera di quest’anno.

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NEW: SKY IN 16/9: IL PRIMO PASSO VERSO LA RIVOLUZIONE DELLE TV.

Il 2008 sicuramente sarà un anno da ricordare per alcune grandi rivoluzioni in campo televisivo.

Iniziando dall’arrivo sul mercato di CAM per l’accesso condizionato adatte agli ingressi Common Interface delle TV (LCD o PLASMA) dotate di turner DTT, arriviamo all’altra rivoluzione sempre nel campo DVB, ma nella versione -S, ovvero satellitare.
Sky infatti ha annunciato che da Marzo, sospenderà le trasmissioni in 4/3 per passare alla versione Widescreen 16/9, inizialmente per i canali SKY CINEMA.
Ancora incerto è il futuro per SKY CINEMA 16/9, che secondo voci andrà a sommarsi agli altri attuali oppure diventà l’ultimo attracco per i film a pagamento, prima del passaggio alla visione gratuita.

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ADC: ADICONSUM E I 4/3

Uno speciale ad un’associazione che sta facendo tanto per tutelare i consumatori.
In materia di IT (Information Tecnology), si sta battendo su diversi piani, sia per le Pay TV che per proporre nuove regole che gioveranno gli utenti finali, tanto per fare qualche esempio.

Ho trovato un video dedicato al formato 4/3 visionato su schermi LCD o PLASMA in 16/9, sempre realizzato dall’Adiconsum, e ve lo riporto.

Riporto comunque parte del discorso:
«Consumatori state attenti, guardare correttamente i programmi televisivi in 4/3 con i nuovi televisori LCD o Plasma a 16/9 può causare la rottura del televisore, rottura che non è coperta da garanzia».
Adiconsum lancia l’allarme, manuale Samsung alla mano, e avverte che se i broadcaster non adotteranno al più presto lo standard 16/9, i consumatori potrebbero ritrovarsi con i nuovi televisori, pagati da 700 a oltre 3.000 euro, con lo schermo danneggiato e senza avere la possibilità di riparazione.
Il manuale Samsung peraltro parla chiaramente, è la prima istruzione che si trova aprendo il manuale: “Su un Tv lcd, l’uso del formato 4:3 per un periodo prolungato può lasciare traccia dei bordi sulla parte sinistra, destra e centrale del video a causa delle differenti emissioni luminose dello schermo (…) Questo tipo di danni non è coperto da garanzia“.

Quindi prestate attenzione all’utilizzo dei vari formati.
Sempre in merito al problema dei 16/9 pubblicherò a breve un’altra battaglia di questa associazione dei consumatori.

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